Libro | Presentazione

SIAE: funzionamento e malfunzionamenti.
La gestione collettiva del diritto d'autore in Italia

libro di Simone Aliprandi (Ledizioni, maggio 2015)

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Tra i temi di cui mi occupo nella mia attività professionale e di divulgazione, quello della SIAE è sicuramente uno di quelli che raccoglie maggior interesse. Che piaccia o meno, il nome SIAE ha un forte richiamo anche tra i non addetti ai lavori; non tutti sanno il significato di termini come copyright, proprietà intellettuale, copyleft, Creative Commons, open source... ma in molti hanno sentito parlare di SIAE almeno qualche volta nella loro vita.
Ci sono poi altri elementi determinanti che fanno sì che il nome SIAE sia spesso sulla bocca anche di coloro che di diritto d’autore non sanno nulla e non si interessano. Si pensi ad esempio alla “cattiva fama” che da qualche anno avvolge la SIAE a causa di varie vicende di inefficienza, raccontate anche dalla cronaca generalista; oppure, ancor più banalmente, al fatto che essa venga percepita genericamente come “un ente che va in giro a chiedere soldi” e come una delle tante “ingiuste gabelle” che pesano sui cittadini.
Il confronto con i miei lettori, con i miei studenti, con coloro che partecipano alle mie conferenze e con i frequentatori delle community di musicisti, organizzatori di eventi, imprenditori del settore cultura, mi ha fatto percepire una sempre crescente esigenza di informazione sui meccanismi di funzionamento della SIAE e di conseguenza mi ha portato ad occuparmene sempre più intensamente, specie nell’ultimo anno.
Quello che ho capito è che da un lato c’è una fortissima esigenza di informazione da parte degli utenti e dall’altro c’è un gap comunicativo indiscutibile. Se bisogna ammettere che il sito della Siae è zeppo di informazioni (c’è più o meno tutto quello che può servire per comprendere i meccanismi illustrati in questo libro), dall’altro bisogna tener presente che un’ingente quantità di informazioni diventa poco utile se non è disposta in maniera organica e resa fruibile anche da chi non è del settore.
“Troppa informazione è poca informazione”, dicono i teorici della comunicazione. Principio sacrosanto che torna ancora più centrale se si tratta di informazioni relative al funzionamento di un ente malato di “elefantiasi burocratica” come la SIAE, il quale, proprio a causa di tale sua caratteristica, tende a opporre agli utenti il muro di gomma della burocrazia, invece che porsi come il gestore di un servizio di interesse pubblico. Tale irrigidimento è peggiorato e incancrenito da una situazione di monopolio legale di cui SIAE si avvantaggia ormai da troppo tempo e che di certo non può funzionare da stimolo al miglioramento.
Non potendo agire sul sistema direttamente, cerco di agire sull’altro fronte, cioè sul promuovere la consapevolezza degli utenti del servizio sui concetti di fondo e su quelle dinamiche che non è facile percepire e comprendere senza l’occhio clinico dello specialista.
Da lì nasce la mia idea di predisporre una lista di domande e risposte (uscite per la mia rubrica “Chiedilo all’avvocato” del sito Rockit e poi confluite nel 2014 nel libro “Pillole di diritto per creativi e musicisti”) e di creare il sito Lasiae.Blogspot.it nel quale cercare di fornire le informazioni essenziali e di mantenerle ben organizzate e facilmente fruibili dall’utente comune.
Per questa mia attività di informazione di base ho raccolto in questi ultimi mesi feedback davvero positivi, sia sotto forma di maggiore traffico sui miei siti (link, commenti, suggerimenti) sia sotto forma di interessanti contatti raccolti (inviti ad eventi, coinvolgimento in iniziative e progetti).
Questo libro vuole fare un passo ulteriore e riprende buona parte degli articoli da me scritti in questi anni sul tema SIAE, aggiornandoli e riorganizzandoli in modo sistematico così da realizzare una guida di riferimento che fino ad ora mancava.
Non si tratta però solo di un asettico “manuale di istruzioni”, ma si pone in un’ottica critica e prospettica, cercando di mettere in luce i punti deboli del sistema e, ove possibile, di indicare quali potranno essere gli sviluppi. D’altronde, il periodo in cui l’opera esce è particolarmente delicato, siccome cade proprio nei mesi in cui il legislatore italiano è chiamato a recepire una nuova importante direttiva europea sulla gestione collettiva dei diritti d’autore e quindi a prendere finalmente in mano la questione con la dovuta serietà e – mi auguro – lungimiranza.

Simone Aliprandi, maggio 2015

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