Libro | Cap. 1 - Par. 3

Un po' di storia[4] [torna all'indice del libro]


La SIAE nacque a Milano, presso Palazzo Marino, il 23 aprile 1882. Venne fondata in forma tipicamente associativa come "Società degli autori", voluta principalmente da scrittori, musicisti, drammaturghi, autori delle arti visive ed editori allo scopo di promuovere e salvaguardare la tutela del diritto d'autore.
La neocostituita società ebbe in Cesare Cantù, già avanti con gli anni, il presidente onorario e nel poliedrico letterato-pittore Tullo Massarani il primo presidente effettivo. Nel primo Consiglio Direttivo figuravano, tra gli altri, l'editore Emilio Treves, i letterati Edmondo De Amicis, Francesco De Sanctis, Giosuè Carducci e i musicisti Antonio Bazzini e Giuseppe Verdi, oltre ad esperti di diritti d'autore, accademici, politici. Fra i suoi fondatori Arrigo e Camillo Boito, Ermanno Loescher, Cesare Lombroso, Terenzio Mamiani, Edoardo Sonzogno, Antonio Stoppani, Giovanni Verga e tre ministri dell'epoca (Domenico Berti, Pasquale Stanislao Mancini e Giuseppe Zanardelli).
L'iniziativa si iscriveva in un quadro storicamente caratterizzato, in Italia e altrove, dal sopravvenire di sistemi normativi organici aventi per oggetto proprio la tutela del diritto d'autore. Infatti la sua fondazione avviene proprio a ridosso della Convenzione di Berna del 9 settembre 1886, che si poneva proprio a tutela della opere letterarie ed artistiche. Inoltre in questo quadro assumeva un determinato rilievo anche il dato fattuale costituito dall'incipiente e crescente fenomeno del consumo di massa delle opere letterarie ed artistiche e della conseguente necessità degli autori e degli aventi diritto di disporre di una struttura organizzativa idonea a rappresentarli e soprattutto a sostituirsi ad essi nella tutela dei loro diritti economici dentro e fuori dai confini nazionali.
Nel 1921 l'ente ottiene dallo Stato il servizio di accertamento e riscossione delle imposte sugli spettacoli teatrali, poi esteso a spettacoli di tipo diverso, e successivamente rinnovata fino al 1999, anno in cui tale imposta viene abolita.
Tra il 1896 e il 1929, la società si trasforma pian piano in organizzazione che opera espressamente in campo economico, prefigurando il suo ruolo di intermediazione tra autori ed esecutori. Infatti nel 1926/1927 trasferisce la sua sede a Roma, diventa "Società Italiana degli Autori ed Editori" ed entra nella Confederazione internazionale delle Società di Autori e Compositori (CISAC).
Nel 1942 diventa formalmente ente pubblico e prende il nome di Ente Italiano per il Diritto d'Autore (EIDA); denominazione che manterrà solo per poco tempo dato che già nel 1945  torna alla precedente denominazione SIAE.
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[4] Paragrafo tratto da http://it.wikipedia.org/wiki/Società_Italiana_degli_Autori_ed_Editori.

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