giovedì 29 gennaio 2015

Blandini: "smettiamola di dire che la SIAE è come un esattore fiscale". La risposta all'articolo di Scorza

"Guido Scorza sceglie di entrare, ancora una volta, e con il consueto livore, in un’operazione mentale ormai trita e ritrita, quella di paragonare il lavoro della Siae a quello di un esattore fiscale, di un applicatore di contravvenzioni, del meccanico e stolto richiedente di “un fiorino!”, dimentico che la missione della Siae è quella di dare la massima tutela economica consentita dall’ordinamento ad un particolare tipo di lavoratore che è l’autore, ed ogni parallelo con una bieca esattoria di tipo fiscale – è noto ormai anche ai meno avveduti – è soltanto un errore concettuale che da parte di molti detrattori viene sempre più raramente, e sempre in malo modo, esibito."

Questa è parte della risposta (piuttosto aspra) fornita all'avvocato Scorza da parte del Direttore Generale della SIAE Blandini e pubblicata come replica ad un articolo di Scorza sul IlFattoQuotidiano.it. Nell'articolo veniva sollevata una questione davvero delicata e poco "simpatica" relativa a "gravissime irregolarità nei controlli e negli incassi dei diritti da parte di SIAE". Rimando alla fonte originaria per avere il quadro completo della questione.

Per approfondire l'argomento, leggi anche: La Siae non è una tassa sull’intrattenimento (ma forse vorrebbe esserlo)

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